Dodici Raggi Edizioni.
È la nostra piccola casa editrice. Si occupa della produzione e della divulgazione di testi inediti scritti dai nostri militanti e della produzione di dischi acquistabili direttamente sul sito. Attiva anche con la riedizione di vecchi testi del regime.
È, insieme alla "Spina nel Fianco" l'organo di propaganda della Comunità. 12rEdizioni proprio per diffondere la nostra cultura, ha riaperto idealmente la Biblioteca Popolare Varesina che studia e propone settimanalmente i più interessanti libri d'epoca Fascista e Nazionalsocialista.
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Intervista con Schratti
(Front 776 e Rac'n'Roll Teufel)
Prima parte
Ciao Schratti,
Prima di tutto grazie per aver accettato l’invito e,soprattutto, per aver contribuito coi tuoi lavori a farmi riavvicinare all’ambiente musicale dell’Area.
Superiamo il lato personale del sottoscritto e passiamo a te.
Dai tuoi testi, che chiamerei poesie guerriere, esce una capacità comunicativa assai rara e lo si percepisce tranquillamente usando i traduttori gratuiti online.
La tua "profondità letteraria", insieme ad un livello musicale elevato, ci fa intendere una vita militante lunga...quando e dove è iniziato tutto?
-Per quanto riguarda la letteratura, ho letto molto e mi è piaciuto leggere da bambino. Prima ancora di andare a scuola, mia madre mi ha insegnato a leggere perché la tormentavo dall'alba al tramonto
perché mi leggesse dei libri di cui mi piaceva la copertina. Ho sviluppato rapidamente un forte interesse per le antiche saghe eroiche, principalmente dal regno della mitologia greca. Inoltre, un po'
più tardi mi sono interessato molto alla storia del nostro continente e ho letto praticamente tutto quello che potevo trovare su di esso.
Verso il 1994 ho avuto il mio primo contatto con alcuni skin della mia regione e ho sentito per la prima volta il rock di destra. Sono stato immediatamente affascinato da questo tipo di musica.
Quando avevo 15 o 16 anni ho preso la mia prima chitarra e ho imparato da solo a suonarla. Verso il 1998 ho suonato i miei primi piccoli concerti e ho iniziato a scrivere i miei primi testi, che non
sono mai apparsi.
Le tue influenze musicali? Le tue letture preferite?
-Il mio gusto musicale è un po' più ampio oggi rispetto a quando ero più giovane.
Mentre prima ascoltavo solo musica classica R.A.C. come Skrewdriver, Störkraft ecc., oggi ascolto praticamente tutto quello che è fatto a mano, dalla musica acustica al metal. Solo con il cosiddetto
N.S.-Hip-Hop non posso fare nulla.
Purtroppo, attualmente non ho il tempo di leggere quanto vorrei. Ultimamente sto leggendo soprattutto libri di poesia.
Ora che sappiamo qualcosa in più di te, passiamo alla prima parte dell’intervista che girerà intorno al vostro album “RAC'n'Roll Teufel & Hermunduren – Gleichgesinnte”.
Come dice il titolo stesso dell’album, si denota una forte unione tra voi...come è nata la collaborazione con Hermunduren? Il futuro riserverà qualche progetto
insieme?
-Steven e io ci conosciamo da qualche anno e ci siamo esibiti insieme diverse volte. Ad un certo punto, l'idea era di registrare un album acustico insieme. C'è voluto del tempo, ma alla fine siamo
riusciti a realizzarlo. Al momento non ci sono piani per un altro progetto insieme, ma non lo escludo per il futuro, perché lo apprezzo come musicista e come persona.
La decisione di partire con un testo profondissimo che colpisce allo stomaco, mettendo tutti noi davanti la triste realtà di oggi, alla nostra stupida presunzione di ‘combattere’ quando invece...è
meglio che i nostri Eroi tengano gli occhi ben chiusi.
Come sono nate LASS DIE AUGEN ZU e DAS BLUT INSERER AHNEN?
-Ho scritto 'LASS DIE AUGEN ZU' in memoria di un amico d'infanzia con cui passavo molto tempo all'epoca, che era molto simile a me in termini di visione del mondo. Purtroppo, si è tolto la vita in
circostanze tragiche nel 1997.
Sono stato spinto al testo di "DAS BLUT INSERER AHNEN" da tutti i monumenti deturpati qui in Germania. È una vergogna che ci siano persone che sputano sugli eroi caduti del passato anche da morti,
dissacrando le loro tombe e imbrattando le pietre commemorative.
Non nascondo ai lettori e a te, gli occhi gonfi nell’ascoltarle con la traduzione sotto mano…
Basterebbero queste due canzoni per mettere a tacere l’intera società di oggi.
WIE SICH VERLUST ANFüHLT e EINE FAMILIE, invece, mi ricordano tanto i testi del gruppo italiano Armco, dell’Immenso Caio.
La tua profondità porta con sé saggezza che però riservi ad ognuno di noi.
Anche io credo in questo ma ci vuole una Guida.
Hai qualcuno in particolare da ringraziare per la tua maturità?
-Per quanto riguarda questo, penso che possa essere attribuito ai miei genitori. Durante la mia infanzia e adolescenza, hanno sempre incoraggiato il mio interesse per la letteratura storica e hanno
organizzato quasi tutti i libri che volevo. Per i lettori più giovani bisogna far notare a questo punto che all'epoca non si poteva leggere tutto velocemente su Internet. Bisognava comprare i libri o
prenderli in prestito dalla biblioteca. Sono ancora dell'opinione che leggere libri sia più vantaggioso per lo sviluppo intellettuale che leggere testi su Internet. Per leggere un libro bisogna
prendersi il proprio tempo, ci si riposa e di conseguenza si è più ricettivi a tutto ciò che l'autore vuole trasmetterci.
Cosa sia EINE FAMILIE lo spieghi molto bene nel tuo brano.
Chi è la tua famiglia? Ci sono ancora tutti i tuoi vecchi camerati?
-La mia famiglia è da un lato logicamente i miei parenti di sangue.
D'altra parte, però, sono tutte le persone che mi hanno accompagnato nella vita, in alcuni casi fin dalla mia prima giovinezza, e mi hanno aiutato nei momenti difficili a superare problemi che non
sarei mai stato in grado di affrontare da solo.
Fortunatamente, posso dire che un gran numero di miei vecchi amici e compagni sono ancora oggi al mio fianco - anche se, soprattutto nella situazione attuale, non ci vediamo così spesso come
vorremmo.
Il tema trattato in ERDULS HIMMELFAHRT, spesso usato oltre le Alpi, è comprensibile in Italia ma non fatto proprio.
La nostra storia, fino ad oggi, non porta il segno del terrorismo islamico e questo ci rende un poco immuni al tragico problema.
L’ironia con la quale lo affronti nasconde le radici profonde di una delle tre religioni abramitiche.
Quale è il tuo rapporto con la religione?
-In poche parole:
Non sono una persona religiosa.
La religione può far emergere il bene e il male negli individui, ma in passato ha fatto più male che bene ai popoli europei. Vorrei citare le guerre di religione, l'inquisizione, la soppressione
della scienza, la pedofilia nella chiesa, ecc.
In KALLE, invece, descrivi perfettamente le dinamiche del delatore, del cagasotto che, purtroppo, tutti noi, o quasi, abbiamo avuto davanti in alcune occasione
spiacevoli.
Mi hai ricordato col sorriso, l’atteggiamento di una coppia poco prima dei nostri arresti, tanti anni fa...Kalle è esistito? Che fine ha fatto oggi?
-Sì, Kalle è esistito, ma Kalle non è proprio il suo nome. Mi ha tradito con la polizia e la sera dopo ha bevuto tranquillamente una birra con me e ha sostenuto che non dovevo preoccuparmi, che non
aveva detto niente.
Oggi, per quanto ne so, Kalle vive in una città vicina.
FINE PRIMA PARTE
NOVITA' EDITORIALE
17/02/2020
A CURA DEL NOSTRO FRATELLO DI M.A.B.
ENRICO LABANCA
Gli scritti di Nicola Bombacci che qui si presentano in versione integrale,
pubblicati per la prima volta dopo la fine della guerra, hanno quasi tutti per argomento la Russia sovietica: “Il mio pensiero sul Bolscevismo” (1941), “Questo è il Bolscevismo” (1942, ristampato nel
1944).
“I contadini nella Russia di Stalin” (1942), “Dove va la Russia? Dal comunismo al panslavismo” (1944), sono per lo più incentrati sulla negazione che in Russia vi fosse una qualche forma di
socialismo, affermando che vi era solo una tirannia personale di Stalin, con una burocrazia accaparratrice, nemica del popolo e creatrice di miseria, guidata dagli ebrei e brutalmente
imperialista.
Completa l'antologia "I contadini nell'Italia di Mussolini" (1943), un testo
elogiativo della politica rurale mussoliniana, in cui Bombacci riconosce come raggiunta l'antica meta socialista di dare la terra ai contadini.
Autore: Enrico Labanca
Titolo: "Opere complete" di Nicola Bombacci (1941 - 1944)
Introduzione: Luca Leonello Rimbotti
Formato: 15 x 21 brossura con alette
Data di pubblicazione: Febbraio 2020
Pagine: 200
Prezzo di copertina: 20 Euro + ss
EDIZIONE LIMITATA A 300 COPIE NUMERATE
Per info e ordini:
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NOVITA' EDITORIALE
16/01/2020
Il libro che presentiamo, già edito nel 1938, illustra una delle più importanti ed inonovative istituzioni del Nazionalsocialismo: il "Deutsche Arbeitsfront" (D.A.F.).
L'Autore, Marco Maffei, ha raccolto, sulla base della conoscenza diretta del mondo tedesco e particolarmente della nuova Germania del Terzo Reich, gli elementi atti a far comprendere la natura, lo spirito e gli scopi del "Fronte del Lavoro" (Deutsche Arbeitsfront), premessa e base della struttura sociale nazionalsocialista.
Lo spirito dell'opera è soprattutto informativo ed espositivo: illustra principi ed istituzioni alla luce della dottrina e degli scopi pubblicamente dichiarati e in tale prospettiva cerca di farne intendere l'efficacia.
Appunto per il suo carattere illustrativo crediamo che il libro adempia alla sua funzione specifica: chiarire con piena informazione che cosa sia, che cosa voglia, come sia organizzato il "Fronte del Lavoro":
Pagine: 192 (brossura con alette)
Prezzo di copertina: 20 euro +ss
Per info e ordini:
associazionedo.ra@libero.it levelenereedizioni@gmail.com
Siamo orgogliosi di presentare il nostro nuovo libro:
"CONOSCERE IL MONDIALISMO" di Giuseppe Mosca.
Per acquistarne una copia scrivere a:
associazionedo.ra@libero.it
€ 10,00 + spese di spedizione
Siamo Orgogliosi di presentare il nostro nuovo libro, opera straordinaria sui 60 giorni che
cambiarono il Mondo, più della Rivoluzione e più della guerra stessa, poiché ne furono la causa.
L'autore, Enrico Labanca, con grande onestà intellettuale, scevro da faziosità e demagogia , dando ampio risvolto anche a documentazione storica dei nemici del III Reich Nazionalsocialista, dimostra
come il coinvolgimento bellico della Germania di Hitler sia stato provocato dalle democrazie plutocratiche, quella Inglese su tutte, che avevano ben compreso come l'Europa del nuovo ordine hitleriano
sarebbe stata sganciata dal potere della grande finanza ed accostata ad un sistema politico dove sarebbero stati il lavoro, la giustizia sociale e la volontà della comunità popolare a reggere lo
Stato.
Oltreoceano la grande spinta del potere oligarchico dettato dai Rothschild e dai Rockefeller, e indirizzata dall’ebreo Roosevelt, avrebbe dato una ulteriore spinta alla discesa in guerra della
Germania.
Germania in guardia anche dalle pretese e dai preparativi bellici della Russia sovietica, entrata oramai a tutto tondo sotto i tentacoli dell’ebraismo, pronta a sferrare l’attacco da Est a
quell’Europa che sotto l’Asse Berlino-Roma stava pian piano elargendo nuova vitalità al suo popolo.
In queste pagine è contenuta tutta la verità su quanto accaduto, abbiamo diviso il libro in sei capitoli, ognuno legato ad una decade di quei due mesi, genesi del tramonto d’Europa.