Col finire del secondo conflitto mondiale, le Grandi Potenze riunite sotto la Corona Inglese, hanno dato il via allo smembramento della società, del buon senso e della Ragione ponendo i loro fondamenti, ancora sanguinanti, un po’ a destra e un po’ a sinistra nei due emisferi cerebrali del cittadino.

 

La lotta alla Mafia è divenuta di sinistra.
Il razzismo all’inglese di destra.
La difesa dell’ambiente di sinistra.
L’ordine pubblico di destra.
La Palestina emblema di sinistra.
Israele di destra.
La legalizzazione della canapa di sinistra.
La guerra alla droga di destra.
L’anticlericalismo è di sinistra.
La fede cristiana di destra.
Potremmo andare avanti ancora qualche riga, talmente sono le numerose le carte che il Sistema plutocratico ha utilizzato contro di noi, sul banco truffaldino del Sociale, per metterci l’uno contro l’altro ma, soprattutto, per depotenziare qualsiasi elemento che avrebbe potuto denudare il Re carnefice.
Chissà, un giorno, potremo analizzare meglio ogni punto qui esposto, sulla falsariga della canzone di Gaber tuttavia, quello che più preme oggi, è proprio l’anticlericalismo.
Chi ha a che fare con la Curia in almeno una delle sua ramificazioni più basse, si sarà accorto della cantilena ripetuta a memoria quotidianamente su come il Covid-19 abbia influito negativamente sulle casse della Chiesa.
« La gente non fa più offerte. Le chiese sono chiuse. Gli oratori pure. Non ci sono più soldi…».
Questo vanno lagnandosi, scuotendo il capo, le varie ‘petoneghe’ attaccate alla sottana del prete di paese.
Ma è davvero così?
Attenzione, la domanda non si riferisce a quanto vanno dicendo le “esili ombre lunghe dei campanili”. L’interrogativo è rivolto ad altro e cioè: c’è DAVVERO chi crede che la Chiesa stia passando un periodo buio economicamente?
Noi crediamo di sì.
L’ignoranza e la superficialità dei cittadini di oggi, derubati dello Spirito critico, non possono dare adito ad altro.
Sono talmente imbecilli certi cialtroni in cerca di paradiso che, volontariamente, vogliono rimanere ciechi dinanzi allo strapotere acquisito dal Clero.
Un’istituzione plurisecolare che da sempre cavalca le disgrazie umane non rimarrà mai senza denaro tanto più se, dietro alle opere decantate pie del bar dell’oratorio, investono in istruzione, mercati finanziari ed immobiliari.
Le donazioni fatte durante la messa servono per il sostentamento del prelato di turno, per la sistemazione del suo domicilio e per i suoi vizi.
La Chiesa non si regge su questo.
La Chiesa di Pietro e Paolo, due acerrimi nemici tra le altre cose, ha radici molto più profonde che partono, innanzitutto, dai vari lasciti dei moribondi in letto di morte ma, quello che più fa guadagnare lo Stato del Vaticano sono le varie operazioni di borsa e le scuole; queste ultime quasi impossibili da censire.
Che sia l’affitto dell’istituto o l’istituto stesso, solo a Bergamo, sono decine se non un centinaio le scuole riconducibili alla Santa Sede.
Un numero minimo di queste sono dichiaratamente cattoliche, le altre, il maggior numero, hanno uomini del Vaticano, laici, nei consigli di amministrazione.
La Chiesa altro non è che un istituto finanziario che si regge sulla menzogna e sul ricatto.
Per quale motivo, altrimenti, laici e collettini bianchi lavorano alacremente ai piedi del Crocifisso d’oro dove Gesù non è contemplato ?
Di religioso non c’è nulla. Fatevi una passeggiata, se potete, all’interno della Curia della vostra città e scoprirete come sia tranquillamente paragonabile ad una filiale di banca.
Eppure, sempre più consapevoli di questo, i cittadini italiani fingono ancora di più di non vedere; preferiscono ascoltare, con cuore trepidante, la possibilità di conquistarsi il paradiso solo con qualche preghierina prima di addormentarsi o, per i più ‘temerari’, con qualche opera di volontariato presso l’oratorio del paese.
L’anticlericalismo affidato alla sinistra ha permesso la dispersione della coscienza acquisita nei secoli. I più grandi uomini illustri della Storia come Garibaldi o Mussolini, se riconoscevano un dio cristiano nel privato, han sempre però mantenuto distanza di sicurezza dagli abiti talari in circolazione in Italia.
Una battaglia che supera credi e fedi politiche, che non conosce distinzione alcuna.
I primi a dover essere anticlericali devono essere i devoti cristiani. Se ciò potrebbe apparire come una assurdità dettata dalla goliardia del sottoscritto, vi sbagliate.
Chi crede in Cristo non può riporre fiducia nel Vaticano.
La Santa Sede altro non è che la dimora dell’Anticristo.
Il Papa è l’antagonista per eccellenza di Gesù Cristo. E non vi sono papi che possano esserne vicari, in quanto, l’intera istituzione ecclesiastica non crede nella figura del Redentore.
Estrapolare frasi o poche parole dette o scritte (come nel caso di Ratzinger) da una più ampia visione di sopraffazione del mondo e, soprattutto, da un cammino segnato da omertà e vigliaccheria, è puro compiacimento personale che permette al credente di dire : « Sì, è vero. Il clero è marcio ma c’è chi al suo interno combatte per far risplendere l’eterna luce di Dio ».
Peccato originale, potremmo dire, è che nella creazione della Chiesa non è mai stato inserito nessun dio se non quello della tirannia.
E chi non crede in Cristo?
Qui il tasto si fa dolente. Se escludiamo i menefreghisti nichilisti che si dichiarano atei per svogliatezza, rimangono gran pochi e questi “liberi fedeli” non hanno altro interesse che vivere la propria vita senza troppo impensierire i faccendieri di dio, non capendo che, se un giorno non troppo lontano, il controllo sulla popolazione dovesse vacillare, quei briganti vestiti di nero ben presto si trasformeranno in assassini nel nome del dio ebraico, loro vero signore, appoggiati spiritualmente dagli scritti di guerra della Bibbia.
Donne, bambini e anziani saranno i primi a cadere sotto l’eterna luce di dio…per ricreare il deserto di anime peccatrici dove imporre la loro ferocia di reietti della Natura.
Nell’epoca del “ben costruito Caos” e dei nubifragi spirituali ritornare ad essere ferventi anticlericali sarà, nuovamente, la bramata ancora di salvezza dell’Uomo e della Terra.

 

 

Enrico Labanca
Consiglio Direttivo 
Comunità Militante dei Dodici Raggi

- Restauro dell' Irminsul sul lago di Varese -

Il restauro di questa Opera a cura della Comunità,

ha impegnato 5 giorni di intenso lavoro i propri militanti.

Do.Ra. a Karnag!

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