Aggiornamento dal fronte dell'ingiustizia
Le ultime due settimane han visto, nuovamente, i nostri nomi sui fogli marchiati dal simbolo della corrotta Repubblica anti-italiana, nata sui cadaveri dei nostri padri.
- Condanne in rito abbreviato (due anni e mezzo totali) per l'appello di due membri del Consiglio Direttivo.
- Rinvio, ennesimo, di un anno per il dibattimento che riguarda Alessandro Limido (coinvolto a pié spinto) e un membro della Comunità in un processo per accoltellamenti, dove l'unico presunto testimone non si è mai presentato.
Ma non solo.
- Gennaro Gatto, noto confidente dell'osservatorio democratico sulle nuove destre, ha denunciato con tanto di nomi e cognomi tre nostri
uomini su visioni mistiche antifasciste e ipotizzate aggressioni.
Apparizioni di svastiche, minacce dall'oltretomba, appostamenti e oggetti volanti non identificati condiscono la sua scappatella in caserma dei carabinieri dove asserisce, con fierezza su Radio Onda
d'Urto, di avere nella Benemerita amicizie altolocate a Roma.
- Naturalmente non poteva mancare il corrotto sceriffo dell'informazione dal “CTRL+C, CTRL+V” facile, Paolo Berizzi.
Quest'ultimo ha querelato il nostro Presidente per il (mancato) contraddittorio in piazza di marzo 2022, al quale vilmente si sottrasse, dove ironicamente si era esposto in piazza della Pesa ad
Azzate un pagliaccio col 'muso' del dipendente di Repubblica.
- Terminando l'aggiornamento per i nostri sostenitori sparsi in tutta Italia, nove nostri militanti sono imputati per aver violato la Legge Scelba durante la commemorazione di Schio (Vi) avvenuta a fine luglio 2022. Alcuni di essi, con aggravanti di recidiva e reiterazione del reato infraquinquennale.
- Altri sedici sono stati condannati in via definitiva a oltre 6500 euro di ammenda per non aver indossato la museruola del Covid-regime al cospetto dei nostri caduti, durante la Commemorazione dei Martiri di Rovetta.
- Senza considerare che tra pochi giorni saremo ancora in aula per violazioni di pubblica sicurezza, manifestazione non autorizzata, vilipendio alla bandiera rei di aver esposto in piazza quella della RSI e scritto "Do.Ra." su quella del sindaco, oltraggio alle alte cariche della questura e l'immancabile Scelba per aver adottato, la nostra Organizzazione, principi e metodi del disciolto partito Fascista.
Né lacrime né recriminazioni.
Fieri dell'onere che la Storia impone agli eredi dei nostri “Gloriosi Vinti”, si va marciando verso l'orizzonte di Vittoria che già ci
attende perché, mentre il mondo corre verso il baratro del totale tecnocontrollo dei subumani, noi rimarremo non solo esseri umani ma, soprattutto, esseri umani liberi, anche se i nostri corpi
verranno segregati in strette celle dalla PsicoPolizia del Nuovo Ordine Mondiale.
La Vittoria sta proprio qui: nello spazio immenso dello Spirito, ove noi regniamo e a “l'Oro” è vietato entrare e presto, molto presto, tale divieto sarà allargato al Mondo Materiale ed allora la
Giustizia tornerà a regnare su questo martoriato sacro suolo italiano mentre noi canterem:
«Un coltello qui alla gola, alle spalle una minaccia ma l'Italia fiera e sola vince, guarda tutti in faccia!»
NOTA BENE:
Diversi sono i nostri simpatizzanti che chiedono di contribuire economicamente alle spese processuali della nostra Comunità e questo, senza ipocrisia, fa piacere a noi e rende onore a
loro.
I metodi sono essenzialmente tre:
Presenziare alle nostre iniziative,
acquistare il nostro materiale,
inviare libere offerte al seguente IBAN IT70Y3608105138288462988469 (intestato al nostro Portavoce, Guerrini Federico)
VI ASPETTIAMO SABATO 28 GENNAIO A PARTIRE DALLE ORE 19:00 PRESSO IL NOSTRO CIRCOLO CULTURALE "FRATELLI GERVASINI" AD AZZATE IN VIA GIOTTO,19. INFO +39 334 7264341 (SOLO WHATSAPP)
Vi aspettiamo per l'Ultimo insieme a noi!
La Comunità Militante dei Dodici Raggi esprime massima solidarietà ai 13 fermati di Verona investiti dalla solita tempesta mediatica
creata, nell'immediato, dagli arcinoti pennivendoli della tirannia democratica.
Quello che sta succedendo in diverse città d'€uropa per mano dei nord africani sembra non interessare i "giudici dell'informazione" .
Il mostro dell' "odio razziale" serve a loro per coprire la loro codardia di traditori della Patria ma, sappiano, che non tutti gli italiani sono disposti ad abbassare la testa per raccogliere le
briciole che i padroni del Nuovo Mondo fan cadere dalle loro tavole ben bandite.
L'Uomo Nuovo ribalterà quei vergognosi tavoli. Ve lo assicuriamo.
E Verona, la città del "Magnifico Processo", ne è l'avvisaglia.
Al Franco Ossola, al fianco della Curva Nord
NEL 79° ANNIVERSARIO DELLA VITTORIA
BATTAGLIA DEL SAN MARTINO, VARESE
COMUNITA' MILITANTE DEI DODICI RAGGI
Andreas Haberl ᛣ Novembre 1943
"Mit der Sicherheit, dass er für die Freiheit und für die Zukunft unseres ewigen deutschen Volkes sein Leben gab"
AZZATE 28 OTTOBRE 2022
Pochi
mezzi, ancora meno soldi ma tanta volontà.
Sei mesi di lavori e di fatica, ogni sera anche fino a tardi.
Per il centenario della Rivoluzione però, il Circolo Culturale titolato ai Fratelli Gervasini è stato completato.
E la nostra Comunità ha ancora una casa.
Sono oltre 300 le persone accorse all' inaugurazione per assistere al taglio del nastro da parte di Enrico, ultimo in vita dei fratelli Gervasini, Eroi di Varese, altissima e più pura espressione del
Fascismo Repubblicano locale.
Come
sempre però ogni passo in avanti è solo un punto di partenza verso orizzonti appena abbozzati, a volte solo immaginati ma limpidissimi, in grado di illuminare il cammino dei coraggiosi e dei
sognatori.
Ed eccoci qui, ancora qui, dopo 29 anni e mezzo ancora nel posto che ci spetta! In cima alla Barricata, nel sacro fuoco della rivolta!!!
Che i preparativi abbiano inizio...
CONTRO OGNI DROGA E' TEMPO D'AZIONE
Azzate nel corso degli ultimi anni ha visto inesorabilmente crescere il livello di circolazione di diversi tipi di stupefacente, diventando un’importante piazza di spaccio della provincia.
Le forze dell’ordine provinciali (quelle locali scarseggiano di mezzi e competenze) insieme l’amministrazione comunale hanno platealmente deciso per connivenza,
ignavia e codardia di non intervenire.
O peggio perché “comandati” da chi trae vantaggi in questo stato di cose.
Il rischio da correre è troppo alto per loro quando cala il sole diventando così, consapevolmente, ingranaggio di questo lurido sistema che avvelena le strade e il sangue dei nostri figli. Numerosi cittadini onesti, contrari a questa deriva, non possono per ovvie ragioni opporsi.
Chi li difenderebbe?
In Italia, farsi giustizia da solo, non è permesso. Quei rari casi di cronaca lanciano un monito ben chiaro a tutti noi.
E allora ecco che si crea quel limbo dove il Caos regna e il Bene soccombe.
Questi immigrati addestrati dalla mafia italiana, esperti in torture, abusi, furti e omicidio, proprio come i loro predecessori partigiani, si nascondono dentro grotte e i boschi della Val Bossa, di Daverio, di Casale Litta, di Buguggiate e Capolago, per non parlare di Valganna, Luinese e Valcuvia, via via fino a raggiungere il territorio alto milanese. La differenza col passato sta solo dalla parte opposta: non esistono rastrellamenti di sorta per bonificare le zone infestate.
Tutti gli uomini in divisa hanno le mani legate perché, ai loro vertici, è in vigore il “laissez-passer” per il commercio di esseri umani e droghe sul nostro territorio.
Pur non essendo ancora all’altezza di indossare la camicia nera, torneremo sui sentieri battuti dai nostri Padri e li ripercorreremo per ridare a Varese e
all’Italia
Nostra Immensa, il volto sereno della pace e della prosperità per tutti i probi cittadini e tre metri di terra a tutti quei nemici che han dichiarato guerra alla più valorosa delle Civiltà:
QUELLA EUROPEA.
Azzate, 31 luglio 2022
COMUNITA' MILITANTE DEI DODICI RAGGI
13 GIUGNO 2022
È costituito il Circolo Culturale "Fratelli Gervasini" in onore di Dante e Franco nostri concittadini, caduti per la Patria immortale sulla terra dei Padri.
Il circolo è la nuova sede e la base operativa della Comunità Militante dei Dodici Raggi.
Il suo Logo, nel classico stile nostro, si presenta nella seguente variante:
Tagliato: nel primo di rosso al tessuto; nel secondo di nero la pietra, alla *D* di campo al centro di rosso munito di quarto a dodici raggi di nero, murato di cerchio nel nome esteriore d'eroi e di Fasci Littorio in campo di bianco.
La scelta dello sfondo richiama la mostrina storica delle Brigate Nere, a cui, per quella Varesina, Dante diede il nome di caduto e Franco la vita fino dopo l'ultima ora.
La stoffa vuole ricordare Dante, la divisa e la bandiera per esserci da monito di Vita;
La pietra invece Franco, come eterna coscienza a memento della morte.
Vita e Morte, non come l'inizio e la fine... ma come parte di quel "tutto" di cui facciamo parte: è in esso che gli Eroi vissero con integrità, disputarono, caddero valorosamente.
...io vivo...io muoio...io vivo ancora...
Do.Ra. ha ancora una casa
Fino al prossimo sequestro!
Fino al prossimo processo!!
Fino alla fine!!!
Ad una forca che non ha né occhi né cuore, Tu hai opposto Dignità, Integrità e Onore!
Carcere di Opera
31 maggio 2022
50 anni dalla strage di Peteano
Nessuna "agibilità politica",
Nessun compromesso,
Nessuna pacificazione con i nemici della Patria:
25 aprile una Repubblica fondata sull' infamia.
L’occidente attraverso la N.A.T.O. soffia venti di Guerra sul suo burattino Ucraino...
Sabato 22 si è svolto il presidio della nostra Comunità ad Azzate.
Tre striscioni, un fuoco che rigenera i vecchi giuramenti, volantini e Cameratismo per chi, ancora......
Supporta la Comunità contribuendo con un acquisto al pagamento delle spese legali!
Visto il periodo freddo, le sciarpe sono quasi esaurite!
Diabolik ESAURITI
Sciarpa 15 euro+ss
Cappellino 15 euro+ss
Maglietta 15 euro+ss
Felpa 35 euro+ss
Mandaci una Mail o contattaci direttamente al numero indicato sul volantino! Difendi Do.Ra., diffondi l'idea, aiutaci a lottare!
Inviata Pec al Presidente ANP di Roma e Rieti, Mario Rusconi, dopo le sue farneticanti affermazioni all'Ansa riguardanti le vaccinazioni ai minori.
Lo aspettiamo in piazza.
NUCLEARITALIA:
MEZZANOTTEMENOUNO
Si aggira inquieto e senza pace lo spettro del nucleare in Italia.
Per quanto sembra essere una remota possibilità, abbiamo imparato con l’ ‘operazione Covid19’....
78° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DEL SAN MARTINO
MILANO, 23 OTTOBRE 2021
Nove nostri militanti, dopo la manifestazione NO-GREENPASS, vengono fermati da 16 agenti della DIGOS e tradotti nella questura di Milano dove sono trattenuti in
cella di sicurezza per la notte e rilasciati con due denunce, una attraverso la solita "legge scelba" e l'altra per "manifestazione non autorizzata".
Sono stati inoltre espulsi da Milano tramite foglio di via obbligatorio.
Colpevoli di aver intonato una canzone della Repubblica Sociale Italiana, quando, terminata la manifestazione e ben lontano da quel che restava dei partecipanti,
rientravano per vie secondarie e da soli verso le macchine parcheggiate.
Tanto è bastato, quindi, agli "scopini per wc" dell'informazione per trasformare la noiosa e ripetuta repressione ai nostri danni addirittura nel motivo scatenante dei "disordini" ;
« che hanno anche provocato ulteriori momenti di tensione nel serpentone No pass » come scrive una nota testata.
Tutto falso!
Come menzogna è il numero dei partecipanti: si può parlare tranquillamente di 50 mila persone presenti, con un forte senso di bene comune, sconosciuto a questa "repubblichetta", figlia della
Massoneria.
IL CERCHIO DELLA VITA E DELLA VITTORIA
Il mare si è increspato.
La vecchia calma piatta del benessere capitalistico sembra un lontano ricordo.
Poco importa se dopo mesi di propaganda dove si derideva noi quattro gatti spelacchiati di “NoVax” (termine che utilizzo per semplificare la lettura), ora si appare come un’onda anomala fuori controllo, ove violenza e ignoranza si intrecciano per distruggere tutto e travolgere tutti, allarmando le più alte cariche del Governo e suoi più viscidi sudditi, lustrascarpe ottocenteschi di triste memoria.
Siamo al punto più alto di tutta la storia repubblicana e, sappiamo, che non siamo ancora giunti fino in vetta ma, da qui in poi, quello che hanno cercato di costruire dal 1945 ad oggi prende sempre più forma, uscendo palesemente, senza più doppiogiochi o frasi di circostanza.
Siamo all’ultimo rifugio di montagna prima della conquista della cima.
Mario-netta Draghi, che per intenderci subito, non è capo di alcunché, è solo la “mario-netta” più costosa, più illustre se vogliamo, da mettere sul palcoscenico di questo spettacolo itinerante, ha l’agevole compito di porre fine ai sogni di milioni antifascisti italiani.
Sì, perché quello che sta avvenendo è uno scontro tutto interno all’antifascismo ed è più semplice, per Draghi, porre fine a questo ‘gioco di ruoli’ se lo confrontiamo al logorio della menzogna dei suoi predecessori come Conte, Berlusconi, Prodi etc...etc...con l’aiuto dei vari ausiliari semi infermi di mente, definiti ironicamente ‘Presidenti della Repubblica’, come Mattarella, Napolitano, Scalfaro, Pertini…
Come il suo professore gesuita, Padre Franco Rozzi, gli insegnò: poche parole da utilizzare perché la concisione è sinonimo di perfezione.
Ed è per questo che di fronte a due domande di importanza epocale per il ‘suo’ popolo, lo abbiamo sentito pronunciare semplicemente : « Sì, ad entrambe le domande»,
seguito dal silenzio liturgico della sala.
Guai, ai cagnolini scodinzolanti del canile editoriale, andare oltre.
Non ha segreti da celare né bugie da raccontare, Mario.
Appare, dichiara e sparisce.
Il resto lo fanno le forze dell’ordine insieme all’Esercito, Confindustria, le consorelle sindacali, il giornalismo italiota.
Questo Governo, emanazione diretta dei Gesuiti e della Loggia Propaganda 2, non conosce freni perché l’etica è stata bruciata insieme al tricolore secoli fa. Non dobbiamo stupirci. Dobbiamo organizzarci. È lampante come appena si sfiori senza fiori qualcuno dell’apparato repressivo, essi si compattano e si preparino alla vendetta più spietata.
Ne è esempio quello che è capitato a due cittadini italiani di Brescia che per aver lanciato due molotov nel cuore della notte, ad Hub vaccinale deserto, si sono visti accusati di terrorismo come se prelevare meno di un litro di benzina, procurarsi due fazzoletti e scolarsi due birre ci fosse bisogno di una rete terroristica alle spalle pronta a rovesciare il governo in carica.
Storie già viste, nemmeno tanto tempo fa, a Macerata, dove un ragazzo esasperato da quello accaduto a Pamela, ha sparato su un gruppo di immigrati – alcuni dei quali si sono rivelati poi delinquenti- e si è visto condannare per tentata strage.
Strano però che quando qualcuno a Napoli o in altre zone ad alta delinquenza, spara in mezzo ad un mercato, si vede condannato solo a tentato omicidio quando il giudice s’è svegliato dal lato sbagliato del letto perché , in un paese come l’Italia, l’assoluzione è tranquillamente fattibile, se il sicario rientra in un disegno più ampio del mantenimento del Disordine Sociale.
Hanno messo un mattone dopo l’altro, prima nel cuore della notte, dopo alla luce del sole.
Chi è al Governo è il diretto erede degli esecutori materiali di Piazzale Loreto, non certo la mente giudaica che ha voluto propiziarsi il proprio dio di guerra con quella macabra
raffigurazione della Menorah fatta coi sette corpi appesi.
I Muratori, insomma, e non i Grandi Architetti dell’Universo ci sono davanti.
Dopo la Germania è giunto il tempo dell’Italia.
Come la Grande Nazione Tedesca venne divisa dal “Muro di Berlino”, traduzione errata dell’originale e più diretto “Antifaschistischer Schutzwall”, oggi l’Italia è stata divisa, forse in maniera indissolubile, dall’invisibile Muro, sempre antifascista, del Green Pass.
Se il Covid è stato un evento bellico globale, il Green Pass -di origine israeliana- è strettamente riconducibile alla sola nostra Patria.
La Francia è stata toccata marginalmente. Il resto del mondo, no. Il suo utilizzo ha mantenuto, fino ad ora, la sua origine: mezzo di controllo sanitario tra Paesi.
Nessuno Stato è minimamente paragonabile al nostro. Nessuno.
E come si può giustificare un’azione scellerata di questo tipo se non con un termine : Vendetta!
Non esistono altre considerazioni da fare. Fuori la Geopolitica dai discorsi.
È in atto, adesso, in questo preciso istante, la vendetta postuma per ciò che avvenne il secolo scorso.
L’AD di Pfizer, Albert Bourla, veterinario ebreo - sì, avete letto bene, il salvatore dell'uomo moderno è un medico che cura...le bestie - nato in Grecia.
Illustrando brevemente la sua biografia si può leggere:
« I suoi genitori erano stati fra i pochissimi sopravvissuti ai rastrellamenti nazisti contro gli ebrei sefarditi di Salonicco. Sua madre fu portata via da un parente non ebreo, che corruppe un
ufficiale pochi minuti prima che il plotone di esecuzione la uccidesse.
Suo padre era, per caso, fuori dal ghetto quando tutti furono presi e deportati ».
Vere o non vere, la corruzione di sua madre e la casuale assenza di suo padre che, spesso, cela la delazione, le sue origini lasciano poco spazio ad altre
argomentazioni.
La Grecia fu acerrima nemica dell'Italia Fascista.
Se poi, a fianco, spunta il capo ricerca di Pfizer Mikael Dolsten (1), anch’egli ebreo - con un passato lavorativo in Astra-Zeneca – tre quarti di cerchio è fatto.
Qualcuno obietterà che la pandemia riguarda il mondo intero. Verissimo e difatti la vendetta politica-sociale è riservata all’Italia, il resto dell’umanità si trova
sotto attacco perché “gentile”, per cui vi è il loro inalienabile diritto di manipolare menti e corpi a piacimento, nel nome
- impronunciabile - di Yahweh.
Per quanto riguarda Israele, invece, oltre a dubitare sulla sincerità delle percentuali di vaccinazioni realmente somministrate, non va mai dimenticato la loro millenaria divisione in gruppi razziali e religiosi. È una continua guerra fratricida quella che segue la storia del ‘popolo eletto’.
Manca, però, uno spicchio al completamento del cerchio. Quel quinto, più o meno, di italiani che di vaccinarsi non ne vuole sentire parlare.
Tutto dipenderà da due fattori: la nascita prima di un Organo ufficiale cartaceo, voce del nuovo Risorgimento che darà vita a mille e più covi di patrioti che, a loro volta daranno, alla luce al
nuovo ‘Cesare’ della Roma risorta.
Impresa che oscurerà il cielo. Ma non è detto che accadrà nel presente. Siamo in ritardo sui tempi e tutti sparpagliati ed impauriti.
La Storia, però, è ciclica e la sconfitta di oggi diverrà la più grande vittoria di domani.
Noi abbiamo un solo e grande onere da assolvere: Combattere anche se la guerra per noi è probabilmente persa.
Il Destino, tuttavia, riserverà una triste sorpresa a chi, oggi, si crede padrone del Creato: per abbattere un Tempio bisogna prima che esso sia costruito. E questo
succederà nuovamente. Ne sono certo.
Perché è e sarà l'alba dell'Uomo Nuovo a spazzare via il buio dell' "iraconda umanità".
ENRICO LABANCA
Consiglio Direttivo
Comunità Militante dei Dodici Raggi